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Recensione: Jasmine di Antonia I. Cudil

Titolo: Jasmine
Autore: Antonia I. Cudil
Casa Editrice: PubMe
Collana: Milos
Collezione: Le Perle
Uscita: 15 aprile 2024
Pagine: 146
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Trama:
«Potrete anche vivere vite lontane ma il legame che vi ha tenuti uniti non si spezzerà mai, te l’ho detto mille volte, ricordi?» E Jasmine ricordò. Jasmine è una donna dal cuore intraprendente ma segnato da profonde cicatrici che si ritrova a dover affrontare un giorno inaspettato a Venezia. Il destino sembra farle da guida, portandola in un viaggio attraverso calli e canali che mormorano storie del suo passato e sussurrano speranze per il futuro. Ripercorrendo i luoghi dei ricordi Jasmine potrà finalmente fare chiarezza dentro sé stessa e abbracciare nuove possibilità e scoperte. Perché dopo ogni inverno, c’è sempre una splendida primavera che aspetta solo di essere vissuta.
Recensione:
Una perla. Esattamente come la collezione della collana Milos di PubMe. Questa breve novella, firmata da Antonia I. Cudil, splende di naturale bellezza. Una bellezza semplice ed elegante, come un fiore di gelsomino. Ed è proprio a questo fiore che si ispira il nome della protagonista, Jasmine, una donna che si trova suo malgrado a fare i conti con i fantasmi del passato. Quegli occhi color dell’acciaio che negli anni l’hanno accompagnata lungo un percorso di vita che non aveva previsto, insieme a decisioni che non avrebbe mai pensato di dover prendere. Lo stesso acciaio che per molto tempo l’ha tenuta prigioniera in una gabbia di rimpianti e delusioni, ma dalla quale, alla fine, è riuscita a liberarsi.
Jasmine si ritrova a ripercorrere le calli di una città che ha amato, ma da cui è scappata tanti anni prima. Nel farlo, tra le vie di quel passato che torna forte e audace a imporsi sul suo presente, ritrova una sé stessa persa negli angoli bui della sua anima. Un cuore che finalmente può tornare a battere e un animo libero dalla pesante ombra del ricordo, non più stretto nelle invisibili spire del rancore. Un amore, quello a cui dovette rinunciare, che ora le si presenta davanti per concederle di ricominciare a vivere, ad amare ed essere finalmente padrona del suo cuore e della propria felicità.
In poche pagine, l’autrice riesce a calare il lettore in uno stato d’animo dove i rimpianti vengono smantellati da nuove speranze. Il dolore diventa la lente attraverso cui si può percepire il vero senso dell’amore e della rinascita.
Un viaggio nel passato per poter meglio comprendere la magia del presente che ci circonda, ma di cui spesso siamo ignari protagonisti, troppo chiusi in false convinzioni e ciechi di fronte allo splendore di una realtà che ha da offrirci molto più di quello che ci saremmo mai aspettati.
Jasmine, una volta tornata nelle calli veneziane, viene investita da una serie di emozioni contrastanti. Ogni angolo, ogni pietra del selciato le racconta una storia, un frammento di una vita che pensava di aver lasciato alle spalle. Venezia, con la sua bellezza struggente e malinconica, diventa il palcoscenico perfetto per il suo viaggio interiore. Le calli strette e tortuose riflettono il labirinto della sua anima, mentre i canali calmi e silenziosi rispecchiano la sua ricerca di pace e redenzione.
Rivisitare i luoghi del passato porta Jasmine a confrontarsi con le scelte che ha fatto, con le persone che ha lasciato indietro e con gli amori che ha sacrificato. Ogni incontro, ogni sguardo scambiato per strada, la conduce più vicino a una verità che ha cercato di nascondere anche a sé stessa. Il passato, con il suo peso di rimpianti e desideri inespressi, diventa il catalizzatore per una rinascita interiore. Jasmine capisce che per andare avanti deve prima fare pace con ciò che è stato.
La brevità del racconto non inficia la bellezza della narrazione, anzi, canalizza sin da subito l’attenzione sull’importanza e la bellezza di una nuova primavera interiore. Regala a chi legge queste splendide pagine un momento di riflessione su uno stato d’animo in cui ognuno di noi può ritrovarsi. Perché spesso ci portiamo dietro il fardello di scelte passate che annebbiano il nostro presente, obbligandoci quasi a espiare colpe che non abbiamo.
L’incontro con il passato non è solo un viaggio nella memoria, ma anche un’opportunità per Jasmine di riscoprire la sua forza e il suo coraggio. Le decisioni difficili che ha dovuto prendere, gli amori che ha dovuto abbandonare, tutto trova un nuovo senso in questa fase della sua vita. È come se ogni passo che compie per le calli veneziane la portasse più vicino a sé stessa, alla persona che ha sempre voluto essere ma che le circostanze della vita le avevano impedito di diventare.
L’amore, anche il più bello, può essere destinato a morire, ma non per questo il nostro cuore smetterà di battere. Magari il suo palpitare sarà intercettato da un altro cuore, in attesa di potersi incastrare con esso e dar vita a un altro splendido ritratto d’amore. Jasmine impara che il cuore ha una capacità infinita di guarire e di amare di nuovo, che ogni cicatrice è solo il segno di una battaglia vinta.
Ringrazio Antonia I. Cudil per questo breve ma intenso viaggio tra le calli di una città incantevole come Venezia e nei meandri dell’animo di Jasmine, che finalmente può smettere di soffrire e concedersi la sua meritata storia a lieto fine. La sua rinascita è un messaggio di speranza per tutti noi, un invito a non arrenderci mai e a credere sempre nella possibilità di una nuova felicità.
Una storia dolce, romantica, ma fresca come una primavera. La scrittura è fluida e scorrevole, in perfetta linea con lo stile della collezione Le Perle. Un racconto che, nonostante la sua brevità, riesce a toccare corde profonde del cuore, lasciando il lettore con una sensazione di serenità e speranza.