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“Ho mangiato nonna.” – “Ho mangiato, nonna.”
Una virgola può salvarti la vita!
Possiamo dire che la correzione di bozze può salvare molte nonne?
In effetti, a parte gli scherzi, quello che da molti viene considerato un lavoro superfluo ha, in realtà, una responsabilità fondamentale. E non solo per le nonne.
Lo stesso Leopardi scrisse: “spesse volte una virgola ben messa dà luce a tutto il periodo”.
Saper scrivere un buon libro è compito dello scrittore, saper notare anche i più piccoli errori di distrazione è compito del correttore di bozze.
Nonostante molto spesso il ruolo di editor si confonda con quello di correttore di bozze, quest’ultimo subentra nella fase che segue l’editing e precede la pubblicazione.
Per essere precisi e diligenti bisognerebbe sottoporre il testo a diversi giri di bozze, meglio se da persone diverse. Questo perché sotto lo sguardo di più “falchi” ci sono meno possibilità che anche il più piccolo refuso sfugga di mano.
Purtroppo questa accortezza professionale, oggi come oggi, viene a mancare anche nelle migliori case editrici (per fortuna non in tutte) e il ruolo del singolo correttore di bozze è quello di fare da solo il lavoro che dovrebbero fare due o tre persone.
Una volta che il testo è passato al giro di bozze viene impaginato e successivamente rispedito al correttore di bozze per quell’ultimo controllo che prende il nome di “visto si stampi” . Responsabilità che incute non poco terrore, in quanto rappresenta l’autorizzazione (l’okay a procedere) che il correttore di bozze dà per la stampa del testo o la pubblicazione dell’ebook.


La correzione di bozze, quindi, è una delle fasi più delicate del processo di scrittura, bisogna scovare ogni errore e/o refuso ed eliminarlo dal testo. Si correggono errori ortografici, grammaticali e di impaginazione.
Questo perché salterà subito agli occhi del lettore e si verrà giudicati anche per la quantità di errori presenti; purtroppo la trama, la caratterizzazione dei personaggi, le descrizioni dei luoghi: tutto rischia di passare in secondo piano, davanti a fastidiosi errori che sporcano il testo e frenano la lettura.
Si consiglia quindi, sia agli autori che vogliano auto-pubblicarsi sia a coloro che desiderino presentare il proprio manoscritto a una casa editrice o un’agenzia letteraria, di affidarsi a un correttore di bozze per correggere il testo e renderlo idoneo alla valutazione. Sarebbe sciocco farsi sfuggire una buona occasione per colpa di piccoli errori, non trovate?